Storia di Kartha

Auri ha origini molto più antiche della sua nascita ufficiale come corte. Tutto nacque una notte del 15'730 Avanti Colonizzazione quando cinque famiglie di auriel decisero di di stanziarsi insieme alla radice del monte Butan, la vetta più alta di Mallianos, dando inizio a una vita di convivenza e aiuto reciproco per sopravvivere ai climi impossibili del nord. Erano ancora rozzi, vivi da poche centinaia di anni, ma a differenza di molte altre creature, mortali e non, avevano un forte senso di altruismo verso i possessori del loro stesso sangue. Furono il secondo agglomerato di esseri senzienti dopo i bestiali, la cui breve vita rendeva le loro scelte e le loro necessità molto più rapide a svilupparsi rispetto alle loro.

Fu in principio un accampamento, nel corso di cinquant'anni divennero case, che nel giro di 8000 anni raccogliendo i pochi auriel esistenti divennero una vera e propria comunità. A causa della scarsa natalità e dell'atteggiamento indifferente nei confronti della morte l'insediamento crebbe molto lentamente, s'instaurò un governo utilitaristico, venne eletta una guida, Ratheon, cosicchè portasse ordine nella società che veniva a crearsi e gestisse le minacce che arrivavano dall'esterno. Iniziò a instaurarsi quello che oggi conosciamo come il culto di Aurora, il dio dell'aura (alba) che spargeva benessere e saggezza coi suoi raggi tiepidi. Fu da questa immagine che Ratheon guadagnò il titolo di "illuminato" e allo stesso modo la popolazione cominciò a riferirsi alla terra come Auri, letteralmente, "dell'aura". Non passò molto perché fra loro si diffuse il nominativo "Auriel", "figli dell'aura", che in principio era riservato solo ai capifamiglia il cui ruolo era diffondere ai loro cari gli stessi raggi che Aurora dava loro. Più avanti divenne appellativo per ogni individuo. Le coltivazioni erano poco inferiori a come appaiono oggi, sparse per tutto il territorio intorno all'insediamento ancora senza nome, chiamato semplicemente "casa", ed era più che sufficiente a sfamare la popolazione. Nel 7921 la Casa venne però attaccata da una popolazione nomade di bestiali, colti alla sprovvista gli Auriel non seppero reagire; i campi furono razziati e la comunità affamata. Successe una seconda volta nel giro di un mese. Richiese un centinaio d'anni alla Casa per rialzarsi in piedi, la popolazione tornò a crescere, e con la nuova stabilità eressero le prime mura. Queste erano di legno, sassi e fango, ma schermarono gli abitanti dai successivi tre attacchi. Furono il freddo e i monti a eliminare i loro nemici, ma ormai la realtà era arrivata a bussare alle loro porte: il mondo esterno voleva ciò che possedevano e dovevano imparare a difenderlo.

Nel 7809 gli Auriel imbracciarono le armi per la prima volta. Da quel giorno non smisero mai di addestrarsi. Nel 7200 a.c. nacque il primo codice di leggi conosciuto come "La mano di Aurora", all'avanguardia rispetto a quello di Mhra'zac, Rashtari e Istiria, tutte già esistenti ma a diversi gradi di evoluzione, perché esso era scritto e non interpretabile. Sancì il riconoscimento di quell'insediamento, fino ad allora un semplice agglomerato, come una città e prese il nome di Kartha. In auriano antico significava "la casa protetta", ma nei millenni dopo varie romanzature del termine, della sua storia e del suo valore, specialmente per via delle opere bardiche, assunse il significato di "la città roccaforte". Poche volte nel corso della storia Kartha fu realmente attaccata, cinque volte in tutto: nemmeno una volta gli assalitori riuscirono a superare le sue mura. Più le strategie belliche si evolvevano più grandi e spesse queste diventavano, ma insieme ad esse cresceva la politica isolazionista dei suoi abitanti. Lo straniero diventava ai loro occhi sempre più un pericolo e sempre meno un'occasione. I territori si espansero, nacquero villaggi secondari, Kartha crebbe e dovette costruire una seconda cinta muraria intorno alle nuove abitazioni che fiorirono intorno a quelle vecchie. Il governo si fece sempre più chiuso, il culto di Aurora divenne tanto dominante da essere spesse volte comparato o addirittura sostituito alle leggi. Questo fu l'anno 0, quando Mhra'Zac smise di essere una città e diventò ufficialmente la corte della Foresta. Gli auriel erano ormai maestri artigiani, impareggiabili combattenti con millenni di addestramento, maghi eruditi, grandi cantori e abili politici, la società dei capifamiglia si era evoluta in una società feudale, di nobiltà di sangue conferita dai raggi di Aurora, e il governo era spartito fra pochi eletti. Era una società ordinatissima, rigorosa, dove quasi ogni individuo contribuiva al benessere degli altri e obbediva agli editti, salvo poche eccezioni che venivano perseguitate dalla legge e dal Divino.

Tutto funzionò a dovere fin quando quelle eccezioni divennero la nobiltà feudale. Cupidigia, avarizia, sentimenti che si evolvettero in ingordigia. In nome di Aurora veniva preso ciò ch'era d'altri, in nome del Re rubavano l'uno all'altro. Ratheon l'Illuminato dopo tanti millenni non vedeva più in cosa la sua Auri si stava trasformando, in cosa lui si stava trasformando. Nel 1478 qualcuno iniziò a inneggiare contro gli errori del governo. Le voci furono represse e allontanate, ma non durò a lungo. Il popolo iniziò ad essere stanco, voleva nuove prospettive, voleva guardare fuori, provare a riallacciare i contatti con quel mondo che avevano chiuso fuori con la forza delle armi. Voleva tornare ad essere quel popolo illuminato che era un tempo, anzi, un popolo nuovo. Nel 1841 la folla insorse guidata da Neith Mori, una giovane auriel di appena 642 anni, figlia diseredata di un mercante di tessuti con ideali utopistici. Vedeva nel futuro un mondo nuovo, un mondo di tolleranza e di confini aperti, dove tutti i figli di Aurora potessero partecipare a guidare la società che avevano creato. Fu una guerra civile aspra, combattuta a colpi di furbizie e subdolerie, arditi ingegni di menti immortali. La schiera del popolo sopraffò quella reale in un'ultima battaglia divenuta celebre col nome de "la battaglia delle mura": sopraffatti numericamente i rivoluzionari attirarono l'esercito reale sulle mura della città, e le fecero crollare insieme a loro. Fu la prima volta nella storia di Kartha. La prima di due. Un numero discreto di soldati reali si salvò spiccando il volo, ma divenuto uno scontro alla pari l'esercito fu costretto alla ritirata nel Palazzo di Ghiaccio. Ratheon, sconfitto, affrontò l'esito della battaglia e si risolse in un duello mortale fra lui e Neith Mori nella sala del trono. La vittoria della più giovane infiammò la folla. Si racconta che le urla della vittoria della "Grande Rivoluzione" s'udirono fino all'altro capo dei monti. Dal suo cadavere fu sottratta la corona e, prima d'indossarla, Neith la fece incantare perché solo un sovrano eletto dal popolo potesse mai indossarla.

La regina divenne Ikhvari, "innalzata dal popolo", ma in seguito alla guerra la corte era in profonda crisi economica, in carestia, frammentata. I primi tempi furono brutali, le vecchie ideologie si rivoltarono contro la nuova autorità e furono fermate col sangue, chi non prese parte alla rivolta fu posto in schiavitù fino a che non avesse dato prova di non essere un nemico della società. Seguì una riforma del sistema sanitario e legislativo, fu istituito un consiglio ristretto di rappresentanti popolari che avessero voce in capitolo nella scelta di quel che fosse giusto per la tutela della gente, furono aperti i confini e grazie alle conoscenze portate dagli stranieri furono innovate le tecniche di estrazione mineraria e l'esercito. Si tennero due cardinali guerre che affermarono la nuova forza di Kartha, la Guerra di Unificazione nella quale l'Ikhvari riunì sotto un unico vessillo laico, quello del montone, simbolo di forza e robustezza, tutte le province feudali, e la Guerra della Valle, dove spinse l'esercito oltre il terreno protetto delle montagne ed espanse i domini all'area rurale ai piedi del vecchio dominio. Le risorse guadagnate da questi due movimenti furono suddivise fra i possedimenti e la terza guerra fu sul punto di cominciare. Ma non ne ebbe modo: l'esercito iniziò a marciare verso Istiria, ma questa si arrese con un trattato di pace, offrendo una costante fornitura delle risorse che Auri andava cercando in cambio di un accordo di non belligeranza e di protezione reciproca in caso di guerra. Neith accettò e tornò al suo trono fra i monti. Questo fu il 1956, e da allora le politiche di rinnovamento di Kartha fecero molti passi avanti. Ma la calma non era destinata a durare.

Verstaad dopo soli cinquant'anni dall'accordo decise di interrompere le forniture fino a quando non avesse ricevuto un lecito pagamento per il grande ammontare di risorse che il suo popolo andava privandosi. Ci furono dei primi tentativi di risoluzione pacifica, ma tutto terminò con una nuova guerra. Fu l'inizio della Guerra dei Mondi.