Rashtari

La guerra e le successioni hanno lasciato in Rashtari una profonda cicatrice che continua a persistere nelle pieghe della sua struttura sociale. Permane sempre una netta distinzione, nella struttura interna della città, tra le persone troppo povere e quelle estremamente ricche, per quanto molti ricambi generazionali hanno donato maggiori diritti al popolo.

Ancora oggi è la patria della vecchia Jnari e attuale consigliera del governo, per quanto l’unione ha reso decentrato il potere monarchico. Non molto appare cambiato, tra gli sfarzi dei nobili continuano a persistere il maggior numero di schiavi a dispetto delle altre regioni, sintomatologia di palese intolleranza per il ceto basso e medio. Continua ad essere considerata la capitale del vizio e dell’opulenza, grazie alle materie metalliche preziose e di gioielli, ancora di più ora che ci sono continui scambi tra le altre città e i mercanti trovano sempre modo di vendere le loro merci.

Il numero di nobili è aumentato con la progressione della ricchezza e della tecnologia, tuttavia il processo più evidente il divario della scala sociale. Lo sfruttamento è all’ordine del giorno, alla luce del sole, per quanto sia altrettanto diffuso il benessere, ciò è dovuto all’accentramento della ricchezza e ad uno sviluppo tecnomagico non indifferente. Sono state scoperte nuove miniere di preziosi e di metalli nobili, ciò ha causato un netto sviluppo, ma altrettanto alto lo sfruttamento del lavoratore. La sede nevralgica della politica regionale permane ancora il palazzo della Jnari, nel quale l'antica sovrana ancora alloggia.




!! IN FASE DI DISCUSSIONE, POTREBBERO ESSERCI CAMBIAMENTI MINORI !!