Laggiù

Regione dell’estrema area sud-orientale, confinante solo con territori naturali e con scarse risorse. Il nome, seppur possa suonare ridicolo o svilente, deriva da una comune problematica nel pronunciare il nome che originalmente fu concepito per denominarla (Jarivahjraki), favorendo un progressivo uso di avverbi generici per indicarla come “verso il deserto”, “a est”, e “Laggiù”, che finì con l’essere il più usato per via della semplicità della pronuncia.

E' perlopiù ricoperta da deserti rocciosi, qualche raro deserto sabbioso e qualche steppa sui confini. Le temperature vanno dai -20°C ai 30°C d’inverno e dallo 0°C ai 45°C d’estate, il clima è secco e arido, con costanti tempeste di sabbia. Gli stabilimenti sono generalmente piccoli, ma tutti racchiusi nella stessa area geografica, un punto del deserto sormontato da cime calcaree dove, in profondità di numerosi cunicoli si trova un enorme bacino d’acqua, un lago sotterraneo delle dimensioni di un piccolo mare, dove l’acqua è limpida e le tormente non riescono ad arrivare, usato spesso come riparo da tutti i villaggi. Data la sua vastità e l’incapacità di illuminarlo è nata la credenza che lì sotto si siano stabiliti i vampiri e altre creature oscure, perciò sono in pochi ad avventurarsi molto fra i cunicoli.

Procedendo verso nord il deserto diventa roccioso e cosparso di insolite colonne di pietre accatastate, la popolazione di creature magiche si alterna fra dimensioni minuscole e insidiose e calamità colossali che si dice furono confinate qui dalla prima Jnari. Continuando verso est è possibile incontrare le antiche rovine dei primi popoli che provarono senza successo a colonizzare la zona, mentre scendendo più a sud si incrocia l'unica e iconica oasi della regione fino ad arrivare al mare.