Un'evoluzione dei bestiali, i volatili, che hanno portato a creature che spaziano fra creature simil-animali e "umani" alati. Hanno ali completamente evolute per sopportare il loro peso e il tratto più peculiare della loro esistenza è il raggiungimento della vita eterna, che li ha portati a una vita spesso contemplativa o di sviluppo di un'eccellenza in una delle molte arti,creative o lavorative, esistenti.

La razza più diffusa, l'anello di congiunzione fra i primati e i senzienti. Spaziano da creature antropomorfe antichissime e inverosimili a comuni esseri simili all'uomo, ma con caratteristiche animali indelebili, seppur parzialmente involute. Non possono volare, ma hanno sensi molto precisi e possono assumere la forma del loro animale d'origine.

Si dice che anch'essi derivino dai bestiali, ma molti hanno caratteristiche tanto astruse da far credere che si tratti dell'evoluzione di un ceppo precedente a essi. Sono immortali come gli auriel e, seppur per pochi istanti, sono in grado di spostarsi fra le ombre.

La genie dei golem, le più primordiali delle forme di vita: oggetti inanimati tenuti insieme da una scintilla di magia grezza. Si dice che il primo elfo fu un golem che decise di osservare da vicino le altre razze e finì col non voler più tornare alla sua forma originaria. Questa magia scorre in piccola parte ancora in loro e gli allunga la vita, oltre a renderli particolarmente affini alla lettura delle trame magiche e all'oscurità.

Nate direttamente dalla natura, non hanno mai subito alcuna evoluzione e sono state, insieme alle ninfe, le ultime ad aggregarsi alla civiltà preferendo la vita in comunità ristrette nella foresta. Sono in grado di cambiare le proprie dimensioni e di dialogare con le piante. Non esistono esemplari maschi.

La razza più vicina agli antichi golem. Sono esemplari di golem che come nel caso degli elfi han voluto osservare le nuove forme di vita, ma più diffidenti decisero di farlo dalla distanza. Si trasformarono in statue e rimasero sopiti tanto a lungo da atrofizzare una grossa parte della loro scintilla magica originaria. Alcuni non si risvegliano mai, ma quelli che lo fanno conservano l'aspetto della loro statua. Possono trasformarsi in pietra e volare. Sono immortali.

Esseri umani che per ragioni disparate si sono trovati con una o più parti del proprio corpo sostituite da un congegno meccanico. Non esistono esempi di altre razze in grado di sottoporsi a questo genere di intervento a causa dell'intricatezza della loro struttura anatomica. Possiedono un potere innato fornito dalle parti meccaniche.

Nate come le fate dalla natura, ma più precisamente da un suo elemento: acqua, fuoco, terra o aria, e in base a esso mutano le proprie caratteristiche fisiche. Insieme alle fate hanno vissuto a lungo nella foresta senza entrare in contatto con il mondo esterno o respingendolo aspramente, fino a quando la guerra ha coinvolto anche loro. Sono in grado di dialogare col loro elemento d'origine e trarre energia da esso. Non esistono esemplari maschi.

Originari di terre esterne ai confini di Mallianos, ormai dimenticate dai successori dei primi nomadi. Il loro ramo evolutivo è sconosciuto, possiedono tratti dei bestiali come le zanne, delle ninfe come il colore della pelle e degli umani come l'assenza di pelo. Hanno una resistenza fisica superiore alla norma, ma sebbene persista lo stereotipo che siano stupidi, ad oggi sono perfettamente integrati nella società moderna.

Semplici umani! Evolutisi dai bestiali scimmia in una versione senza peli e più civilizzata. I creatori della più solida rete sociale di sempre, sono in grado di custodire e tramandare conoscenze anche per millenni senza perderne traccia. Sono mediamente più svegli delle altre razze.

La loro origine è sconosciuta tanto geograficamente quanto evolutivamente, essendo quasi del tutto morti è impossibile stabilire con certezza il loro albero evolutivo, ma le ultime scoperte hanno individuato piccole similarità con gli umani. Possono rigenerare piccole quantità di hp bevendo sangue, vedono al buio e vivono fin tanto che han modo di nutrirsi, ma non farlo ha effetti terribili. La luce solare li danneggia gravemente e velocemente.